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Istituto Universitario Sophia: una nuova interazione tra i saperi

Istituto Universitario Sophia: una nuova interazione tra i saperi

Diversamente da quanto si immagina, si può pensare all’Università come ad un laboratorio di sperimentazione interdisciplinare e interculturale, come un luogo a servizio della crescita umana. E non solo come un cumulo di facoltà e di esami da sostenere. 

A pensarci è stato l’Istituto Universitario Sophia (IUS), che dal 2013 sulle colline toscane nella cittadella di Loppiano (FI) si propone come un centro di formazione e di ricerca accademica in cui si incontrano culture e discipline diverse, in un contesto in cui l’aspetto relazionale diventa predominante.

Sophia nasce dall’intuizione di Chiara Lubich (1920-2008), attivista cattolica e fondatrice del Movimento dei Focolari.
Chiara ha saputo indicare la via della fraternità universale quando nessuno parlava di avvicinamenti tra civiltà, ha rispettato la vita e ha tracciato una via di santità religiosa e civile praticabile da chiunque. In questo stesso spirito, Sophia diventa oggi luogo di fraternità e condivisione, con una chiara propensione al dialogo, alla comunione nella libertà, alla difesa e lo sviluppo dei diritti della persona e dei popoli.

L’obiettivo dell’istituto Universitario Sophia è principalmente quello di favorire l’interazione tra i saperi, mettendo in dialogo i metodi e integrandone i risultati, conferendo all’esperienza di studio un carattere interdisciplinare, in una visione di reciprocità atta soprattutto a promuovere una crescita interiore, intellettuale e sociale. Quello che viene fuori è una conoscenza più ricca e una riflessione più incisiva, secondo quanto testimoniano gli studenti.
Si rivolge a ragazzi di qualsiasi nazionalità che nutrono il desiderio di estendere la loro specializzazione in una nuova prospettiva interdisciplinare e indirizzare il loro percorso di studi nell’orizzonte cristiano di una cultura dell’unità. A questo scopo offre l’opportunità di tre tipi di lauree: Cultura dell’Unità, Ontologia Trinitaria e Scienze Economiche e Politiche. L’offerta accademica si arricchisce inoltre con percorsi speciali, dottorati di ricerca e scuola di post-dottorato.

Lo stato di costante apertura al dialogo e al confronto è rappresentato anche dal rapporto assolutamente innovativo tra docenti e studenti: un rapporto che si dilata in uno spazio che va oltre la lezione e che impreziosisce momenti di svago e di aggregazione. Perché a Sophia chi insegna e chi impara mangia allo stesso tavolo.

La Fondazione Vincenzo Casillo ha finanziato una borsa di studio destinata ad una studentessa messicana di trent’anni di nome Sara Maria Alvarez Moisés, laureata in Psicologia, che tra le mura di Sophia sta frequentando la specializzazione in Economia e Management. Il suo desiderio è occuparsi di sviluppo umano, in particolar modo dei manager.

Maria Gabriella è approdata a Sophia da circa un anno: dopo la laurea in filosofia ha sentito la voglia di approfondire Ontologia Trinitaria, un percorso di approfondimento che si colloca a metà tra la filosofia e la teologia. Della sua esperienza racconta: “A Sophia non si tratta solo di essere coinquiline provenienti da diversi Paesi; a Sophia ogni residenza diventa il mondo verso il quale dobbiamo andare incontro, non solo con una richiesta di amicizia ma attraverso l’incontro di un volto incarnato che per me giorno dopo giorno, in questi mesi, è stato quello dell’egiziana Sandy, che mi ha parlato del conflitto israeliano-palestinese vistro dai suoi occhi; della polacca Karolina che a partire dalla sua storia personale mi ha raccontato la bellezza di una economia che non dimentica l’uomo; della burundese e protestante Nadege che mi ha fatto comprendere le differenze tra Utu e Tuzzi che hanno portato a tante guerre in Africa e, infine, della brasiliana Ana Paula che scalda la casa con il ritmo dei sud americani ma allo stesso tempo ha un sorriso triste quando mi parla della corruzione che devasta il suo Paese.
Questa la dimensione della mia vita che non mi ha portata lontano dalle mie radici, anzi, me le ha fatte ritrovare in misura mondiale”.

Dunque se nel primo ciclo abituale di studi universitari si impara a pensare, a Sophia la sfida è quella di ripensare il pensiero, ossia di conferirgli un nuovo movimento, di metterlo in relazione con il mondo.

Prosegue Maria Gabriella: “Voglio concludere con un augurio: io ho scoperto Sophia con un articolo online e prima di aprirlo speravo che non fosse un virus. Ebbene lo era, e auguro anche a voi di esserne contagiati”.

 

FONDAZIONE VINCENZO CASILLO
Via Sant'Elia z.i.
70033 Corato | Puglia | Italy
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Cod. Fisc. 92057130723


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